ARGENTIA-BASKET LODI   83-79
 
tabellino
Maiolani 4, Rosada 7, Naccarato 7, Tripepi 21, Capelli 8, Velli 9, Casella 2, Pugliese 11, Sorvillo 8, Dell’Oro 4, Giganti 2, Di Bonito .
All Rosada, vice De Core
 
 
Finalmente Argentia espugna il proprio campo casalingo e torna alla vittoria dopo quasi due mesi di digiuno, conquistando due punti preziosi per restare in zona play off, restare attaccata al treno delle prime e distanziare un po’ le dirette inseguitrici-
Partita decisamente con un che di sapore tra l’assurdo ed il quasi da film dell’orrore
Partiamo lenti e con il freno a mano tirato, solo alcune belle giocate del giovane play Rosada, che da due gare sostituisce Baldo in cabina di regia, ci tengono a galla di fronte a un Basket Lodi in serata di grazia; il loro numero 38 infatti sembra una macchina da tre punti, a fine gara ne avrà messe ben 7 di cui quella che ci ha costretto al tempo supplementare.
 
IL primo quarto si chiude sotto di 7.
 
Nel secondo quarto cominciamo a svegliarci grazie ai veterani della squadra cominciamo a rosicchiare qualche punto andando all’intervallo con un gap di soli 3 punti; ma è il terzo quarto che ci vede esplodere e giocare finalmente il basket che piace a coach Rosada: veloce, preciso e con l’arma del contropiede, l’intesa Capelli – Velli- Sorvillo ci porta ad un parziale di 24  a 15 e finalmente chiudiamo con la testa in avanti.
 
 
Ma si sa a noi le cose facili non piacciono, in due minuti Lodi ci raggiunge, il coach chiama due time out, e noi sembriamo tornare nel torpore dell’inizio ….conclusione a 7 sec dalla fine siamo avanti di 3, ma una bomba del solito 38 ci condanna al tempo supplementare
Qui un insieme di fattori, tra cui panchina corta di Lodi che finirà con 4 giocatori fuori per falli, bonus falli a nostro favore che ci manda spesso il lunetta e un Tripepi assolutamente ispirato dalla linea del tiro libero ci fanno chiudere in bellezza meritatamente 
settimana prossima incontro con il fanalino di coda Rodano; all’andata vincemmo di quasi 30 e di nostri under infiammarono il campo, speriamo che si ripetano 
 
 

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